Le Patologie del Piede

Scorretto appoggio plantare:

Le Patologie del Piede

Uno scorretto appoggio plantare può essere definito come una condizione anatomica e funzionale che altera lo stato fisiologico del piede nel momento in cui entra in contatto con il suolo.
Di seguito le principali alterazioni dell’apparato locomotore.
  • Piede piatto: presenta un appianamento della volta plantare longitudinale. La presenza di piede piatto può essere dovuta a svariate cause, sia congenite che acquisite.
    Un piede piatto congenitamente malformato presenta una volta mediale longitudinale che appare convessa: è il piede piatto riflesso.
Il piede piatto può essere anche una conseguenza di alterazioni biomeccaniche intrinseche al piede, ad esempio:
  • una deformazione in valgismo del calcagno con conseguente abbassamento della volta plantare;
  • piede distrofico o rachitico (piede debole) che a causa di un’insufficienza del tono muscolare dell’apparato legamentoso della volta plantare, caricando con il peso nel periodo della crescita, si ha un progressivo cedimento degli archi longitudinali. Un piede piatto distrofico è frequente negli anziani, a causa di fattori neuro vascolari e metabolici che gravano sull’apparato muscolo-legamentoso della volta plantare.
  • Cause traumatiche, flogistiche e neoplastiche possono portare a piattismo.
Ci sono vari gradi di piede piatto, che variano a seconda dell’entità della deformità. Aumentando il grado la parte centrale del piede (istmo) si allarga in maniera evidente.
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  • Piede cavo: presenta un incremento della concavità della volta plantare, gli archi longitudinali sono maggiormente pronunciati. È la condizione opposta al piede piatto. È presente un’eccessiva tensione dell’arco plantare.
Il piede cavo può essere dovuto a diverse cause:
  • malformazione congenita
  • trauma causato da calzature scorrette
  • malattie che intaccano il sistema nervoso (piede cavo neurologico)
  • malattie reumatiche.
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  • Piede torto: deformazione rigida permanente con alterati punti di appoggio al suolo (piede supinato rigido). È una malformazione spesso genetica, di origine embrionaria. La pianta del piede torto risulta flessa con volta accentuata e l’asse del calcagno è deviato medialmente rispetto all’asse longitudinale della gamba.
    Quando risulta esserci una possibilità di correzione manuale e fisioterapica, la malformazione è minimamente reversibile. Nel caso in cui il piede torto è rigido, saranno presenti calli cutanei e ulcerazioni nelle sedi di appoggio.
    Le terapie seguite sono apparecchi gessati e chirurgia ortopedica.
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  • Piede equino: presenta un appoggio plantare nettamente prevalente sull’avampiede, in particolare sui metatarsi.
    I caratteri sintomatici del piede equino sono metatarsalgia e tendinite. Questa malformazione può essere congenita o può svilupparsi nella fase adolescenziale a causa di una crescita molto rapida dei segmenti ossei di gamba e coscia che non corrisponde allo sviluppo muscolare e tendineo.
    I passi dei soggetti con piede equino risultano piccoli al fine di evitare dolore e le impronte risulta unicamente sull’avampiede.
  • Talismo: presenta una iperflessione dorsale, l’appoggio dell’arto avviene sul calcagno anziché sulla pianta.
  • Piede pronato: il piede è ruotato sul proprio asse longitudinale in modo tale che la pianta sia rivolta verso l’esterno. Inoltre l’altezza dell’arco risulta essere inferiore a quella fisiologica. L’impronta del piede pronato risulta medializzata con assenza della zona laterale del piede.
  • Piede supinato:il piede è ruotato sul proprio asse longitudinale in modo tale che la pianta sia rivolta verso l’interno. È più difficile riconoscere il piede supinato, anche se è evidente l’aumento dell’arco plantare e lo spostamento verso l’interno dell’avampiede. L’impronta podalica risulterà spostata lateralmente.
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